La collana che narra l’antica fede canavesana si conclude con quest’opera dedicata all’Alto Canavese, Cuorgnè e Valle dell’Orco, in cui sono descritte le chiese, i santuari e le cappelle situate nel territorio. Il primo percorso parte da Cuorgnè per passare a Valperga, di dove è consigliabile un’escursione a Belmonte (uno dei luoghi più frequentati dai fedeli di tutto il Piemonte), per proseguire verso Pertusio, San Ponso, Salassa, Oglianico, Favria, Busano, Rivara, Forno Canavese, Pratiglione, Prascorsano, Canischio, San Colombano Belmonte. L’area è attualmente di pertinenza dell’arcidiocesi di Torino; soltanto dal 1800 al 1817 fu affidata alla diocesi di Ivrea, ma i cuorgnatesi e gli abitanti dei dintorni hanno sempre preferito far riferimento al capoluogo piemontese.Il secondo percorso, invece, si snoda attraverso la Valle dell’Orco: qui la responsabilità della diocesi di Ivrea non è mai stata messa in discussione. Chi vuole percorrerlo inizia da Alpette o Frassinetto, quasi due sentinelle poste ai lati dell’ingresso della valle, poi prosegue verso Pont Canavese e Sparone, si inoltra nella Valle di Ribordone, quindi torna a Locana, tocca la valle di Piantonetto, sale a Noasca e raggiunge Ceresole Reale, fino al lago Serrù, dove si aprono maestosi scenari per gli sciatori: ovunque, tuttavia, lungo gli oltre quaranta chilometri di salita, la presenza di Dio è evidente.Il volume, che ha un prezzo di listino di € 15,00, viene presentato in anteprima l’8 dicembre 2015 alle h. 21 nella chiesa di Santa Maria di Doblazio a Pont Canavese, alla presenza dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, già vescovo di Ivrea, che ne ha stilato la prefazione.
Cinque percorsi: circuito lungo la Dora Baltea, vagabondaggi nella Pedanea, su e giù per la Valchiusella, Castellamonte e la Valle Sacra, la Val Soana e la sua profonda fede.